lunedì 5 novembre 2018

UNA GITA A CASERTA di Gianni D'Orefice


Nel gruppetto davanti alla fontana ci sono io, Giovanni D’Orefice, il più piccolo in alto a sin.,  al mio fianco Mario Tomassi, mio vicino di casa, davanti Carletto  (di cui non ricordo il cognome) e Biagino Tedeschi.                                                                                                                                                                                       

Tra gli innumerevoli ricordi che ci riportano al nostro passato cui abbiamo assistito o partecipato ogni tanto riaffiorano vicende che ci appaiono più vivaci. Nel caso specifico l’occasione mi è data dal ricordo che Tonino Grincia ha fatto per le Cronache Aquinati della biblioteca comunale aquinate degli anni ’60, quando fu trasferita nella sede della nuova scuola elementare di Via della Libertà.  Credo che non siano molti coloro che ricordano che la precedente sede era sita in un locale ricavato sotto la casa del compianto Libero Marsella, proprio all’inizio di via Giovenale.
Il bibliotecario era sempre il maestro Luigi Manna, uomo dal carattere dolce e sereno.  In questo caso la biblioteca era a poca distanza dalla mia casa, e quindi mi risultava facile raggiungerla anche di sera. 
Divenni, perciò, un assiduo frequentatore e ciò creò un certa confidenza del buon maestro Manna. Eravamo negli anni ’50 e i libri in casa non erano tanto disponibili. Allora cominciai a leggere libri a un ritmo di uno ogni due o tre giorni, secondo il numero di pagine, tanto che alla fine di qualche anno di assidua frequentazione conoscevo la quasi totalità dei libri, che certo non dovevano essere di elevato numero. Così avvenne che ero in grado di consigliare ai giovani lettori, che frequentavano il centro, i libri da leggere, di cui fornivo una breve sintesi del contenuto.  Si formò così un gruppo di assidui lettori e da cui nacque l’idea del maestro di premiarci con la proposta di fare una gita alla Reggia di Caserta. Una gita!!? Fatto per noi del tutto nuovo ed entusiasmante. Così una bella domenica di giugno, dopo la chiusura della scuole, organizzammo il viaggio.  Indossammo gli abiti della festa e partimmo alla volta di Caserta. Arrivati nella piazza antistante la reggia restammo affascinati dalla grandezza e dallo splendore della facciata esterna. Entrati, ci trovammo davanti una scala enorme  che portava ai piani superiori e cominciammo la visita delle stanze regali per  noi sembravano quelle delle favole lette sui libri!  A seguire, facemmo la lunga passeggiata nel parco fino alla fontana abbellita dal gruppo marmoreo di Diana e Atteone, sui cui domina la grande cascata! La nostra curiosità era sicuramente tanta che cercammo di risalire  il percorso che faceva la discesa dell’acqua, quasi volessimo scoprire da dove provenisse!
La giornata fu immortalata con lo scatto di alcune foto che avevo acquistato credo per l’occasione una Comet II ( la preistoria delle macchine fotografiche di  oggi).  Alcune di quelle foto le ho conservate e le propongo per ricordare anche alcuni dei partecipanti alla prima gita della nostra vita!  


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