La mattina
del 18 ottobre 1859, dopo aver soggiornato per dodici giorni a Montecassino, in
una atmosfera di quiete e serenità, lo scrittore tedesco Ferdinand Gregorovius
lasciava l’abbazia benedettina per far ritorno a Roma, in cui risiedeva da
qualche tempo.
A
Montecassino, dove i monaci lo avevano accolto cordialmente, Gregorovius si era
recato per fare ricerche nell’Archivio, comprendente rari e importanti
documenti, circa trentacinquemila tra diplomi
degli imperatori, principi e papi e cartae
minores. Ma quelle ricerche avevano aggiunto ben poco alle notizie che
aveva già appreso nell’Urbe, frequentando biblioteche pubbliche e private, tra
cui la Minerva, la Sala dei Domenicani, la Biblioteca del Muratori e l’Archivio
Storico Italiano. Se non altro, l’arrivo e il soggiorno a Montecassino gli
avevano offerto occasione di visitare alcuni paesi della Ciociaria: Veroli,
Casamari, Sora, Arpino, San Germano, Rocca d’Evandro, che fino a quel momento
aveva conosciuto solo attraverso resoconti di viaggi e narrazioni storiche.
La mattina
del 18 ottobre 1859 (una mattina umida e nebbiosa), dunque, Ferdinand Gregorovius,
a bordo di una carrozza lasciava il monastero di San Benedetto, lieto di
attraversare, durante il viaggio verso l’Urbe, altri centri ciociari ricchi di
storia e di vestigia antiche.
Così egli
descrive, nei Diari Romani, il suo arrivo nella città di Aquino:
A tre miglia di là (San Germano) la strada volge verso Aquino, dove mi sono
recato. La nebbia si era nel frattempo ritirata. Sulla via si trova la torre di
San Gregorio, ove si dice che questo grande papa abbia posseduto una splendida villa
che in seguito regalò al convento.
Dopo circa un quarto d’ora giunsi ad Aquino,
patria di Giovenale e di Pescennio Negro, signoria feudale dei conti di cui San
Tommaso porta il nome. Così Aquino, in modo strano, ha prodotto un poeta satirico,
un imperatore e il più grande filosofo della scolastica medievale.
Ad Aquino
Gregorovius fece ritorno successivamente, restando affascinato non solo dalle
bellezze archeologiche, da quelle naturali e paesaggistiche, ma anche dalla
semplicità di vita e costumi dei suoi abitanti, per lo più contadini.
Nel suo
libro Passeggiate per l’Italia, in tal modo egli descrive e parla di Aquino:
La sua posizione, nei
pressi di un ruscello, non ha nulla di speciale, ma bellissimi per ricchezza e
frescura di vegetazione sono i suoi dintorni e stupendo è il panorama che vi si
gode. Esistono ancora presso il paese alcune rovine della città romana, avanzi
di porte, di mura, reliquie dei templi di Cerere
e di Diana; in complesso però nulla di
notevole. Presso il ruscello sono le rovine di una chiesa del secolo XI, S. Maria della Libera, basilica
a tre navate, sulla cui porta si scorge ancora una Madonna in mosaico, opera bizantina ben conservata.
Vicine le une alle altre sorgono così le rovine dell'Aquino romana e dell'Aquino
medioevale; a queste due epoche appartengono le celebrità della città.
Aquino si può vantare di aver dato i natali a uno dei meno famosi imperatori romani, Pescennio Negro… Maggior gloria procurarono ad Aquino due altri suoi figli. Sono due tipi che rappresentano due epoche e che si possono l'uno all'altro contrapporre, come le rovine di un tempio romano a quelle della basilica di S. Maria della Libera. Quale maggior contrasto, infatti, di quello che passa tra Giovenale e S. Tommaso d'Aquino, fra il grande poeta satirico della corruzione pagana di Roma ed il più grande filosofo della sacra teologia scolastica, che ebbe il nome di Dottore Angelico?
Aquino si può vantare di aver dato i natali a uno dei meno famosi imperatori romani, Pescennio Negro… Maggior gloria procurarono ad Aquino due altri suoi figli. Sono due tipi che rappresentano due epoche e che si possono l'uno all'altro contrapporre, come le rovine di un tempio romano a quelle della basilica di S. Maria della Libera. Quale maggior contrasto, infatti, di quello che passa tra Giovenale e S. Tommaso d'Aquino, fra il grande poeta satirico della corruzione pagana di Roma ed il più grande filosofo della sacra teologia scolastica, che ebbe il nome di Dottore Angelico?
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