giovedì 21 febbraio 2019

QUANDO DA TOLOSA ARRIVO’ LA RELIQUIA DI SAN TOMMASO di Costantino Jadecola

È stato un pomeriggio che difficilmente sì potrà dimenticare, quello vissuto oggi dal popolo di Aquino e dalle centinaia e centinaia di fedeli qui convenuti dai centri limitrofi per assistere alle cerimonie liturgiche celebrate per la solenne consacrazione della nuova cattedrale a San Costanzo ed a San Tommaso.
A questo rito era connesso, come già da noi ampiamente illustrato, l'arrivo dalla cattedrale di Tolosa di una santa reliquia del corpo di San Tommaso - una costola - prezioso e munifico dono per il quale si deve essere grati alla chiesa della città francese ed al suo Arcivescovo, mons. Gabriele M. Garrone, che, sensibile ad un antico e nobile desiderio degli aquinati, ha arricchito la chiesa di Aquino di così grandissimo dono.
Proprio con l'arrivo della santa reliquia sono iniziate le previste, solenni manifestazioni, lì ad Arce, estremo limite della diocesi di Aquino.
 Fin dalle 14, i fedeli attendevano l'arrivo della santa reliquia: man mano la folla si è andata vieppiù ingrossando, mentre cominciavano a giungere le autorità. Tra queste erano il Sindaco di Aquino e quello di Arce, il Sindaco di Rocca d'Arce, il tenente dei Carabinieri della tenenza di Pontecorvo, Giosuè Candita, le autorità ecclesiastiche delle diocesi consorelle di Sora e Pontecorvo, tutti i parroci della diocesi. Era presente, inoltre, un folto gruppo di orfanelli e di seminaristi guidati dal loro rettore don Antonellis ma vi era, soprattutto, tanta, tanta gente. Tanti fedeli.
Poco dopo le 15 una vivace animazione ed emozione ha pervaso gli astanti: difatti, è comparsa, giù, in fondo alla discesa, vicino al cimitero di Arce, la macchina del Vescovo di Aquino che portava la tanto attesa reliquia.
Essa era deposta in un nero cofanetto di legno del Libano, sigillato, che a sua volta poggiava su un cuscino di fiori. Il tutto era tra le mani da mons. Alfonso Masiello, della cattedrale di Tolosa.
In un attimo la gran folla di fedeli ha fatto cerchio intorno ad essa: cento e cento mani protese che cercavano di toccarla ed indicibili manifestazioni di gioia nel mentre che la reliquia è stata dapprima benedetta e poi virtualmente prelevata dal reverendissimo Capitolo della cattedrale di Aquino.
Subito dopo si è formato un lungo corteo. Esso era aperto dagli agenti della Polizia della Strada seguiti da numerosissimi motociclisti e da ancor più numerose auto. Scortate dai Carabinieri venivano poi le auto degli eccellentissimi Vescovi Biagio Musto, Enrico Compagnone, Reginaldo Addazzi e quella con mons. Alfonso Masiello che portava la santa reliquia.
Lentamente sono stati percorsi i quindici chilometri che separano Arce da Aquino, spesso tra due fitte ali di folla plaudente.
L'arrivo ad Aquino è stato salutato dalla numerosissima folla che attendeva in Piazza San Tommaso e dal suono ininterrotto delle campane della cattedrale. In breve tempo, piazza San Tommaso si è riempita di centinaia di auto. E, proprio in piazza, finalmente la santa reliquia è stata mostrata al pubblico.
Anche qui si sono ripetute le scene di commossa religiosità cui avevamo assistito ad Arce. Appena dopo, mons. Biagio Musto ha dato lettura della lettera inviata dall'Arcivescovo di Tolosa, nella quale l'illustre prelato francese manifestava i suoi personali sentimenti di fraterna amicizia, formulando voti perché tra le chiese di Aquino e di Tolosa possa generarsi una stretta comunione di preghiera e di amicizia.
È quindi iniziata la funzione per la consacrazione della nuova cattedrale. Officiavano S.E. Mons. Biagio Musto, Vescovo di Aquino e le LL.EE. Mons. Enrico Romolo Compagnone, Vescovo di Anagni e mons. Reginaldo Addazzi, Vescovo di Trani Barletta, Bisceglie e Nazareth.
Gli eccellentissimi Vescovi con paramenti violacei e mitria, preceduti dagli accoliti con la croce astile e torce accese hanno fatto dapprima il giro della chiesa all’esterno cospargendo le pareti con “acqua gregoriana”, rito che si è poi ripetuto all’interno del sacro edificio con la benedizione delle pareti, del pavimento e dell’altare. Quindi, mentre il Vescovo di Aquino consacrava l'altare centrale ai santi cui è intitolata la cattedrale, Tommaso e Costanzo, Monsignor Addazzi e Mons. Compagnone consacravano gli altari laterali.
La complessa cerimonia è durata più di due ore e si conclusa con la celebrazione della Santa Messa di devozione nel mentre dal Santuario della Madonna della Libera si è mossa la processione con la effigie della Madre Celeste.
In ultimo ha parlato Mons. Reginaldo Addazzi dell'Ordine dei Domenicani cui apparteneva San Tommaso.
Prendendo lo spunto dal fatto che la Consacrazione della Cattedrale è coincisa con la festa della Libera, egli ha parlato della più che provata devozione di San Tommaso verso la Madonna aggiungendo che non può invece parlare, ma solo per sua ignoranza. di prove storiche della devozione di San Costanzo.
La benedizione del Vescovo Musto ha concluso la complessa cerimonia.

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